ATON - DINO VERGA DANZA
Performances
BACK LINE
Homage to Merce Cunningham
Ideazione e regia
Dino Verga
Coreografie
Merce Cunningham
- Cross Currents (1964) -
per gentile concessione della Cunningham Dance Foundation
Dino Verga
Roberta Escamilla Garrison
Caterina Genta
Michele Oliva
Luca Russo
Musica live
Marco Schiavoni
Disegno e realizzazione luci
Riccardo Frezza
Video live set
Amarena Pictures
Interpreti
Stefania Brugnolini, Veronica Cionni, Luca Della Corte, Valeria Gargaro, Antonella Pugliese, Luca Russo
con la partecipazione di
Roberta Escamilla Garrison, Caterina Genta, Anna Marinelli, Emanuela Mondiello, Dino Verga
Perché un omaggio a Merce Cunningham?
Forse perché nel faticoso sopravvivere della danza, e dell’arte tutta, in Italia, la scomparsa di un personaggio così fondamentale nella cultura contemporanea è passata troppo in sordina.
Perché nessuno nel nostro Paese gli ha dedicato più di una pagina di rivista o qualche minuto in tv.
E invece siamo tutti più poveri per la mancanza di Merce.
Il 2009 è stato un triste periodo per la venuta meno di tanti protagonisti della cultura e dello spettacolo, da Pina Bausch a Michael Jackson, da Alda Merini a Mike Buongiorno.
Ma una parte del mio cuore si è spenta con Merce.
Non posso dire di essere stato un suo “amico” come avrei voluto. Ma nel mio profondo lui era mio amico, maestro, esempio, padre.
Forse perché mi ha conquistato subito quando lui stesso, nel lontano 1994, è stato il primo a dare a me e Luca il benvenuto al suo Studio a New York, con la cordialità e il sorriso aperto che lo contraddistinguevano.
Perché avrò nostalgia per sempre delle sue lezioni “impossibili” i lunedì mattina.
Perché mi mancherà l’aiutare a spingere la sua sedia a rotelle all’interno del Colosseo assaporando la sorpresa dei suoi occhi che osservavano in giro rapiti e con l’entusiasmo di un bambino.
Perché avrei voglia ancora di aiutarlo ancora a venir giù dal taxi in mezzo alla neve di New York per salire all’undicesimo piano di Westbeth in Bethune Street.
Perché vorrei sedermi di nuovo in un ristorante italiano di fronte a lui per sentire ancora la sua voce profonda che mi incita a non mollare nonostante le difficoltà.
Perché mi piacerebbe ascoltare ancora i racconti della sua storia con Cage, delle loro andate al mercatino di Union Square, dell’albero di natale appeso al soffitto, del primo pulmino con il quale giravano l’America, delle interviste in Giappone dove spiazzando tutti dichiarava sarcasticamente che la cosa che più lo aveva colpito erano le luci al neon.
Il mio omaggio è al genio innovativo e rivoluzionario di Cunningham, ma anche all’amabilità, all’ironia, alla simpatia dell’uomo Merce, che mancherà a tutti quelli che l’hanno conosciuto e che hanno avuto l’opportunità di stargli accanto anche solo pochi minuti.
Colgo l’occasione per ringraziare coloro che con grande segno di amicizia hanno reso possibile ancora una volta la presentazione di Cross Currents al pubblico italiano e cioè Trevor Carlson, direttore esecutivo della Cunningham Dance Foundation, Patricia Lent, responsabile del Trust, e Robert Swinston, diretto assistente di Merce, che con pazienza, dedizione e amore profondo ha riallestito per i miei danzatori l’opera del Maestro.
Dino Verga
Per “Back line” si intende tutto ciò che serve per poter far funzionare uno spettacolo. Dal mixer alle casse, americane, video, luci, etc. , insomma il “contenitore” di una rappresentazione.
Questo spettacolo, seguendo la filosofia del padre della post-modern danceamericana e mondiale, Merce Cunningham, scomparso lo scorso 26 luglio (2009), può definirsi un evento per la struttura in moduli che di replica in replica vengono combinati e assemblati in maniera differente creando così ogni sera un colore, ambientazione, gusto e significato diverso alla rappresentazione.
Cardini fissi, come appunto un contenitore, restano l’apertura della serata con “Cross Currents”,opera di Merce Cunningham, su gentile concessione della Cunnigham Dance Foundation di New York, cui Aton – Dino Verga Danza è l’unica compagnia italiana a poter rappresentare, e il finale omaggio esplicito all’artista.
I moduli combinabili prevedono la partecipazione da uno a sette danzatori della compagnia che si alternano in assoli, duetti, trii e brani di gruppo creati dai coreografi in totale assenza di supporto musicale, seguendo i dettami del Maestro.
Sarà la sensibilità di Marco Schiavoni a fornire un tappeto sonoro adeguato a quanto accade in scena, basato sulla suggestione e l’impressione del momento, senza una preparazione precedente in studio.
All’evento contribuiscono interventi coreografici e/o scenici di Roberta Escamilla Garrison, Luca Russo, Caterina Genta, Michele Oliva e dello stesso Dino Verga.
Stesso contributo creativo alla realizzazione della serata viene dallo sviluppo all’impronta del disegno luci ad opera di Riccardo Frezza e il supporto di videoscenografie concepite ed elaborate live dagli Amarena Pictures nelle figure di Giovanni Caloro and Alessandro Merletti de Palo.
Tutti gli autori e interpreti dell’evento saranno in scena a dividersi lo spazio nel quale si crea la serata.
Back line ha avuto una sua anteprima in forma di studio nello scorso giugno 2009, quando Merce era ancora in vita, e, adesso più che mai, lo spettacolo vuole essere un omaggio al suo genio, alla sua capacità innovativa, a tutto quello che la sua figura ha saputo donare alla concezione dello spettacolo contemporaneo.